LIPEDEMA
Il lipedema è una sindrome cronica, tipicamente femminile, chiamata spesso nel linguaggio comune cellulite.
Consiste in una proliferazione e degenerazione progressiva del tessuto adiposo solitamente degli arti inferiori che ha come diretta conseguenza l’aumento di volume degli arti. Il deposito di tessuto adiposo è spesso localizzato nei fianchi, glutei, gambe, all’interno delle ginocchia. E' caratterizzato da un senso di gonfiore e pesantezza delle gambe che aumenta nel corso della giornata, dolore alla pressione, PEFS (panniculopatia fibro sclerotica o comunemente cellulite) e formazione di ematomi spontanei. E' una patologia sottostimata ma molto diffusa. Alcuni studi riportano un' incidenza tra il 11% al 39% della popolazione femminile, anche se in effetti non sono disponibili statistiche epidemiologiche sulla sua incidenza complessiva.
Le cause non sono ancora chiare. Il lipedema è una malattia costituzionale, familiare, alla cui base ci sono fattori ormonali (estrogeni) per cui spesso esordisce con la pubertà e con i primi cicli mestruali e può aggravarsi a seguito di una gravidanza. Inoltre attività che obbligano la stazione eretta per diverse ore possono peggiorare la sindrome. Vi può essere lipedema anche se la persona non è in sovrappeso (BMI nel range di normalità). Nelle donne con lipedema si osserva una netta sproporzione tra il tronco normale o sottile e le gambe voluminose con scarsa risposta alla dieta.
Spesso viene confuso con il linfedema: le due patologie presentano inizialmente caratteristiche distinte, mentre in fase avanzata la diagnosi differenziale è più complessa in quanto i quadri clinici tendono a sovrapporsi. Il lipedema, a differenza del linfedema, si presenta bilaterale e simmetrico, di consistenza molle, non c'è segno della fovea e di Stemmer, l'accumulo di tessuto adiposo risparmia il piede e la mano. In fase avanzata nel lipedema si può avere una compromissione delle vie linfatiche, configurando un lipo-linfedema, e della circolazione venosa determinando il quadro di flebo-linfo-lipedema. D'altra parte nel linfedema si può avere una anomala proliferazione di tessuto adiposo.
Il lipedema deve essere distinto anche dall’obesità. L'obesità è correlata all’eccessivo introito calorico con distribuzione più uniforme di tessuto adiposo nel tronco, braccia e gambe. Le persone con lipedema rispondono poco alla dieta, anche se il controllo del peso è un fattore importante.
La diagnosi corretta di lipedema è spesso complicata dalla compresenza di linfedema, obesità o altri disturbi.
Si possono descrivere tre stadi di sviluppo del lipoedema:
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stadio I: è caratterizzato da un aumento del volume degli arti, tessuto sottocutaneo morbido nonostante la presenza alla palpazione piccoli noduli adiposi;
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stadio II: formazioni nodulari adipose evidenti, superficie cutanea con aspetto a “buccia d’arancia”, nota anche come “cellulite”, tessuto più duro.
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stadio III: lipodistrofia (un notevole aumento del tessuto adiposo) con alterazione del tessuto connettivo. I depositi adiposi possono disturbare la deambulazione. Il lipedema si complica con la sovrapposizione di un linfedema
La cura del lipedema non è semplice, soprattutto se si interviene in fasi avanzate. E' importante promuovere corretti stili di vita: corretta alimentazione, astensione dal fumo, riduzione del sovrappeso e regolare attività fisica come sport in acqua e bicicletta.
Il trattamento del lipedema, a seconda dello stadio di sviluppo, prevede la terapia decongestionante, costituita dal drenaggio linfatico manuale, bendaggio compressivo, esercizi sotto bendaggio con gli obiettivi di eliminare la componente extracellulare dell'edema e ridurre quindi il volume degli arti e diminuire il dolore. In seguito dovranno essere indossate idonee calze elastocontenitive consigliate in base al grado di lipedema e alla presenza o meno di linfedema. Il pilastro fondamentale del trattamento è la terapia compressiva con calze a compressione graduata, che se indossate con costanza permettono di ottenere buoni risultati. E' importante che la trama della calza e la classe di compressione siano stabilite dal medico o dal fisioterapista esperti.
Gli interventi chirurgici di liposuzione, indicati negli stadi avanzati di lipedema, possono essere efficaci ma bisogna ricordare che essendo queste metodiche molto invasive a livello del sistema linfatico, presentano dei rischi di peggioramento della patologia e richiedono comunque successivamente cicli di terapia decongestiva e confezionanamento di tutori compressivi definitivi.